La stragrande maggioranza delle isole abitate della Croazia ha un paese o una cittadina omonima. Su Krk (Veglia) c’è la città di Krk (Veglia), su Pag (Pago) c’è l’omonima Pag, su Cres (Cherso) c’è la cittadina di Cres-Cherso; invece su Brazza (Brač), una cittadina che porti il suo stesso nome non c’è. Su Brazza, i maggiori centri abitati sono Supetar e Bol.
Dovete sapere che sull’isola c’è un monastero scavato nella roccia, chiamato l’Eremo di Blaca, che è diventato una delle attrazioni più suggestive dei turisti amanti della cultura. L’eremo chiuse definitivamente le proprie porte nel 1963 con la morte di Nikola Miličević, il suo ultimo guardiano.
Anche se c’è ancora qualche dubbio, pare che gli antichi Greci chiamassero Brazza Elaphusa, ossia “Isola dei cervi”; e siccome gli Illiri, tra i primi ad abitare l’isola, per dire cervo dicevano brentos, ecco trovato il legame tra Brač (Brazza) e i cervi.
Si tratta della Vidova gora che, con i suoi 780 m, è la vetta più alta delle isole dell’arcipelago adriatico. Va da sé che la vista dalla sua sommità è fenomenale e abbraccia le isole circostanti e, nelle giornate di cielo terso, anche la sponda italiana.
Zlatni rat (Corno d’oro), la spiaggia di Bol sull’isola di Brazza, è sicuramente la spiaggia croata più nota al mondo, la cui bellezza può essere ammirata appieno soltanto sorvolandola. Le correnti marine, infatti, ne mutano continuamente la forma.
Brazza è una delle due isole croate ad avere un aeroporto tutto suo. Si trova a pochi km da Bol e può essere raggiunto da una decina di destinazioni europee.
Brazza ha ben 116 chiese, il che ne fa una delle isole più devote del Mediterraneo. Grandi e piccole, antiche e moderne, esse sono a disposizione sia della popolazione locale, sia dei tanti turisti.
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